Lo stretto legame tra edilizia e ambiente può essere facilmente sintetizzato con l’architettura bioclimatica, il ramo dell’architettura che utilizza gli elementi naturali presenti sul luogo in cui sorgerà l’edificio, per realizzare strutture efficienti dal punto di vista termico, in maniera completamente indipendente dalla presenza di impianti di climatizzazione.
Dunque, l’architettura bioclimatica si basa su un semplice principio: sfruttare ciò che offre la natura per massimizzare il comfort termico di un edificio.
Alla base di tutto ci sono 5 elementi fondamentali:
- Sole
- Vento
- Acqua
- Terreno
- Flora
Ognuna di queste componenti contribuisce ad accrescere l’efficienza energetica di un edificio, il tutto con un impatto diretto sulla quantità di emissioni nocive. Un po’ quel consente di fare una pergola bioclimatica a lamelle orientabili, cioè la struttura grazie alla quale è possibile creare condizioni termiche ottimali al di sotto della tettoia, semplicemente orientando le lamelle in funzione delle condizioni atmosferiche.
In questo articolo di ALsistem Calabria scoprirai cosa è l’architettura bioclimatica e le diverse applicazioni di questa per abitazioni e appartamenti.
Cos’è l’architettura bioclimatica
Quando si intraprende un approccio bioclimatico per un edificio, la priorità è rendere quanto più confortevoli possibile gli ambienti interni, senza l’utilizzo d’impianti di climatizzazione.
Per assolvere a questo compito, l’architettura bioclimatica attua diverse strategie passive che massimizzano l’efficienza degli scambi termici tra interno ed esterno.
Gli obiettivi da raggiungere con la progettazione bioclimatica cambiano a seconda della stagione:
- In estate: è necessario favorire il passaggio d’aria e la dissipazione del calore attraverso una riduzione dell’irraggiamento solare;
- In inverno: è fondamentale preservare il calore interno, massimizzando l’isolamento termico;
- Nelle mezze stagioni: è necessario bilanciare isolamento e dissipazione.
La corretta gestione del microclima interno passa per diverse ottimizzazioni, a partire dall’orientamento dell’edificio che deve equilibrare ombre e luci in base alla stagione.
L’irraggiamento va combinato a una buona ventilazione naturale, fondamentale per far “respirare” le pareti e scongiurare il rischio di umidità e muffe.
In questo modo, l’architettura bioclimatica permette di ridurre al minimo i consumi energetici offrendo diversi vantaggi. Scopri quali nel prossimo paragrafo.
Alluminio in edilizia bioclimatica: quali sono i vantaggi?
Progettare un edificio bioclimatico più che un trend è una vera necessità, il suo impatto è notevole su diversi fronti. La progettazione bioclimatica tiene conto di diversi fattori, il primo fra tutti è la scelta del materiale.
L’alluminio rappresenta da sempre la scelta ideale in architettura bioclimatica. Questo è largamente utilizzato per realizzare strutture a basso impatto ambientale.
La conducibilità termica dell’alluminio contribuisce a massimizzare l’efficienza di un edificio fornendo diversi vantaggi:
- Isolamento termico: l’alluminio garantisce eccellenti livelli di isolamento dall’esterno. Questo si riflette anche sul fronte acustico;
- Resistenza alle intemperie: solido e duraturo, l’alluminio può essere esposto senza problemi ai raggi UV e non teme pioggia e grandine;
- Manutenzione ridotta: rispetto a materiali come il legno, l’alluminio non richiede grossi interventi di manutenzione e preserva la sua efficienza nel tempo;
- Personalizzazione: gli infissi in alluminio possono assumere numerose colorazioni ed essere impreziositi con interessanti finiture come l’effetto legno.
Soluzioni come i giardini d’inverno, sfruttano appieno gli effetti benefici dell’alluminio.
La migliore efficienza energetica garantita da questo materiale offre due importanti vantaggi:
- Riduzione emissioni nocive: l’utilizzo ridotto degli impianti di climatizzazione, riduce notevolmente il fabbisogno energetico dell’appartamento. Questo si traduce in una riduzione delle emissioni derivate dalla produzione dell’energia, necessaria a garantire il comfort abitativo;
- Risparmio economico: la drastica riduzione dei fabbisogni energetici comporta importanti conseguenze anche dal punto di vista fiscale. Meno energia significa anche meno consumi, con un diretto impatto sui costi in bolletta.
Scopri nel prossimo paragrafo come l’architettura bioclimatica riesce a integrarsi perfettamente con design spettacolari.
Architettura bioclimatica, alcuni esempi di progetti interessanti ieri e oggi
In giro per il mondo troviamo diverse strutture realizzate seguendo i principi dell’architettura bioclimatica.
Questa tecnica ha recentemente trovato larga diffusione, grazie alla ricerca su materiali ed elementi costruttivi di ultima generazione e vanta una lunga storia.
Il risparmio energetico e il rispetto per l’ambiente è al centro dei progetti edilizi d’oggi. Sono molte le aziende che hanno deciso di puntare tutto sulla sostenibilità, dando un volto green alle loro sedi.
Dal punto di vista residenziale, gli architetti propongono diverse soluzioni capaci di rendere le abitazioni estremamente efficienti e capaci di fornire grande comfort a tutti gli occupanti.
Nei prossimi paragrafi troverai alcuni esempi di architettura bioclimatica.
La serra solare bioclimatica
Tra le diverse strutture con cui realizzare una struttura a basso impatto ambientale, la serra solare bioclimatica è sicuramente la più versatile. Basata generalmente su resistenti infissi in alluminio e ampie vetrate, questa soluzione permette di ampliare lo spazio vivibile di un edificio, creando un vero e proprio salotto a ridosso del giardino.
La Domus dei Dioscuri a Pompei
Questa tecnica è stata largamente utilizzata in diverse epoche. Se ne trovano tracce in diversi luoghi, un esempio di grande pregio lo troviamo a Pompei.
L’antica Domus dei Dioscuri sfrutta al meglio il suo peristilio: la struttura di questo cortile esterno crea un ambiente fresco, ideale per ripararsi dal calore estivo.
L’Energy Box a l’Aquila
A seguito del sisma che colpì l’Aquila il 2009, molti edifici sono stati completamente demoliti. L’architetto Pierluigi Bonomo, ha scelto di applicare i concetti di architettura bioclimatica a sostegno della ricostruzione.
L’Energy Box si basa su una struttura parzialmente danneggiata dal terremoto, le cui facciate sono state rivestite in pannelli di legno lamellare CLT (Cross Laminated Timber) che ne massimizzano l’isolamento termico.
Migliorare l’efficienza energetica della tua abitazione è più semplice di quanto possa sembrare.
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