Gli incentivi per ristrutturare permettono di ridurre notevolmente l’investimento necessario a migliorare l’efficienza di un edificio sotto diversi punti di vista.
La recente legge di Bilancio ha confermato diversi bonus fiscali che permettono di ottenere importanti detrazioni per numerose tipologie di intervento.
In questo articolo di ALsistem Calabria scoprirai quali sono gli incentivi per ristrutturare casa attivi nel 2022.
Gli incentivi per ristrutturare in chiave green: l’Ecobonus
Una delle forme di incentivo più richieste durante gli anni precedenti, oggi prorogata fino al 2024, l’Ecobonus ha ottenuto un notevole successo grazie alla sua capacità di restituire il 50% o il 65% dell’importo speso per diversi interventi, tutti accomunati da un solo obiettivo: migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti.
Le operazioni che possono godere del 50% di sgravio fiscale sono:
- Sostituzione di finestre;
- Installazione di schermature solari;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione.
L’importo del contributo sale al 65% per i seguenti interventi:
- Sostituzione della caldaia con impianti a pompa di calore o geotermici;
- Sostituzione di scaldini tradizionali con sistemi a pompa di calore;
- Sostituzione di climatizzatori invernali con caldaie a condensazione con o senza pompa di calore;
- Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda;
Nel complesso, sono numerosi i lavori dedicati alla riqualificazione energetica che rientrano nell’ecobonus 65%, tra questi troviamo anche l’adozione di sistemi domotici.
In determinate condizioni, l’importo dell’incentivo sale fino al 110% grazie al Superbonus, scopri di più a riguardo nel prossimo paragrafo.
Il più richiesto tra gli incentivi per ristrutturare casa, il Superbonus 110%
Tanto conveniente, quanto difficile da ottenere, il Superbonus 110% permette di recuperare completamente l’investimento per la ristrutturazione tramite la formula della cessione del credito o sconto in fattura.
Gli interventi agevolabili possono essere divisi in tre categorie:
- Operazioni di isolamento: come l’installazione di un cappotto termico sull’involucro esterno dell’edificio;
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali: con modelli notevolmente più efficienti ed ecologici;
- Miglioramenti antisismici: esclusivamente per le abitazioni nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Questi vengono definiti “interventi trainanti” e forniscono l’accesso diretto al Superbonus 110%, a patto che garantiscano un importante incremento dell’efficienza energetica, quantificabile con un passaggio di almeno 2 classi energetiche.
La variazione di classe deve essere certificata dall’asseverazione di un tecnico certificato attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica.
Il vero vantaggio sta nella possibilità di estendere il Superbonus 110% anche ai cosiddetti “interventi trainati”:
- Installazione dei pannelli fotovoltaici;
- Installazione di colonnine di ricarica elettrica;
- Ulteriori interventi di efficientamento energetico;
- Eliminazione delle barriere architettoniche.
Il vantaggio è notevole ma è necessario rispettare standard molto elevati che possano garantire un reale incremento dell’efficienza energetica.
Se l’operazione da effettuare non rientra in Ecobonus e Superbonus, esiste un pacchetto di incentivi specifici per i più comuni interventi di ristrutturazione, scoprilo nel prossimo paragrafo.
Gli incentivi statali per ristrutturare casa con detrazione al 50%
Per i lavori di ristrutturazione eseguiti fino al 31 Dicembre 2024 è ancora possibile ottenere fino al 50% di detrazioni Irpef. Queste vengono erogate in fase di dichiarazione dei redditi attraverso 10 rate annue di pari importo.
Le operazioni che rientrano in questo incentivo sono:
- Manutenzione ordinaria e straordinaria su parti comuni di edifici condominiali;
- Manutenzione straordinaria sulle singole unità abitative;
- Interventi di recupero e restauro conservativo.
I massimali di spesa consentiti si attestano a 96.000 € per unità immobiliare. L’ultimo aggiornamento stabilisce il bonus di 50% fino al 2024, a partire dal 1 Gennaio 2025 il bonus cala al 36%, con un limite di spesa ridotto a 48.000 €. Resta invariata la ripartizione in 10 rate annuali.
L’ottenimento dei bonus è subordinato ad una serie di specifiche tecniche e burocratiche, tra cui il pagamento delle operazioni esclusivamente tramite metodi tracciabili, come il bonifico.
L’intero iter tra acquisto, installazione e revisione dei documenti deve essere effettuato da una ditta competente o da un professionista in possesso delle certificazioni necessarie al rilascio di asseverazioni a norma.
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