Il bonus facciate previsto dalla legge di bilancio n° 160 del 2019 è stato aggiornato. Il bonus facciate 2020 nella sua versione aggiornata al 2021 prevede una detrazione al 90% per il recupero e il restauro delle facciate esterne degli edifici. Con il bonus rifacimento facciata sarà quindi possibile eseguire lavori sulle strutture opache potendo beneficiare di una detrazione del 90% sulla spesa sostenuta in dieci anni.
La possibilità di accedere al bonus è estesa fino alla fine del 2021.
Ma vediamo insieme quali sono i requisiti per ottenere il bonus facciate e quali documenti presentare in base alle prescrizioni di ENEA e Agenzia delle Entrate.
Cos’è il bonus per il rifacimento della facciata
Il primo gennaio 2020 è entrata in vigore la nuova Legge di Bilancio n.160/2019, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 Dicembre 2019. Al suo interno troviamo tutte le manovre dedicate al risparmio energetico e alla ristrutturazione degli edifici. Tra questi vi è il Bonus Facciate, una novità per il mondo dell’edilizia, ma anche per chi amministra le spese condominiali.
La legge di bilancio tratta del superbonus nell’articolo 1, dal comma 219 al comma 224. Ivi è scritto che c’è la possibilità di usufruire di un bonus fiscale per le facciate del 90%.
L’ulteriore novità è la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, al posto delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi. Ci sono naturalmente delle condizioni da rispettare: attestare tutte le spese sostenute nel 2021 relative agli interventi di recupero o di restauro della facciata.
I requisiti per ottenere la detrazione
L’articolo 1 comma 219 introduce la detraibilità dell’imposta lorda del 90% sulle spese affrontate per i lavori sulle superfici opache degli edifici sul reddito delle persone fisiche . Queste spese, però, devono essere documentate, esattamente come tutte quelle che comportano una detrazione. Infatti, l’assenza della dovuta certificazione e documentazione comporta l’esclusione.
Gli interventi ammessi riguardano la sola pulitura o tinteggiatura esterna delle facciate ubicate in zona A o zona B. La prima zona riguarda i centri storici, artistici o di particolare pregio. Invece, la seconda zona comprende i territori urbani.
Questo articolo sul bonus facciate 2020 Sole 24 Ore fa un po’ di chiarezza sulla distinzione delle zone. Ad ogni modo, per capire qual è la zona dell’immobile di vostro interesse, è necessario consultare le norme tecniche di attuazione del regolamento edilizio del Comune dove è sito l’immobile e verificare la zona.
E se gli interventi non interessano soltanto la tinteggiatura e la pulitura? Le linee guida dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate specifica come comportarsi nel caso in cui i lavori effettuati riguardino invece l’e
Infatti, se venisse effettuato un intervento che comporti lavorazioni sulle facciate influenti sotto il profilo termico o interessino oltre il 10% dell’intonaco delle superfici disperdenti lorde complessive dell’edificio, tali interventi devono rispettare i requisiti minimi previsti dal decreto ministeriale 26 giugno 2015.
Oltre ai valori di trasmittanza devono essere rispettati anche i requisiti necessari per l’isolamento termico degli involucri, previsti dalla tabella 2 allegato B decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008.
Per tutti i dettagli puoi trovare la Guida al Bonus Facciate 2020 sul sito dell’Agenzia dell’Entrate.
Enea pubblica le sue linee guida alla detrazione
Il 29 Gennaio 2021 ENEA, Agenzia Nazionale Efficienza Energetica, ha pubblicato l’aggiornamento del vademecum per usufruire del Bonus Facciate nel 2021. Il vademecum riporta i requisiti minimi per poter accedete alla detrazione facciate.
Il vademecum sul bonus facciate però, esclude la possibilità di avvalersi della cessione del credito o dello sconto in fattura. È un’agevolazione ripartita nei canonici 10 anni, a patto che siano riportate tutte le comunicazioni necessarie per accertare la spesa sostenuta.
Molto importante è il capitolo riguardante le spese ammissibili. Quest’ultime sono:
- Quelle per tutti gli interventi che sono avvenuti in una data antecedente al 6 Ottobre 2020, all’art. 3 del D.M. 9.02.2007 e successive modificazioni e integrazioni;
- Quelle per gli interventi che sono iniziati a partire dal 6 Ottobre 2020, all’art. 5 del 6.08.2020.
Chi può accedere al contributo?
Tutti i contribuenti che:
- abbiano sostenuto le spese per la riqualificazione energetica dell’edificio esistente;
- possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.
Per quali edifici?
- Tutti gli edifici di qualsiasi categoria catastale o destinazione d’uso;
- Gli edifici devono essere esistenti, cioè il bonus non vale per le nuove costruzioni;
- ubicati nelle zone A o B, come stabilito dall’articolo 2 del D.M. 1444/1968;
- Possono essere condominiali o meno.
Documentazione necessaria
Per usufruire dovrai conservare alcuni documenti:
- Scheda descrittiva dell’intervento da inviare all’ENEA;
- Documentazione di tipo tecnico (scheda descrittiva dell’intervento, asservazione, A.P.E., relazione tecnica, schede tecniche di materiali dei componenti edilizi impiegati);
- Documenti di tipo amministrativo (delibera dell’assemblea, nel caso in cui si tratti di lavori condominiali, fatture, eventuali ricevute di bonifici);
- Stampa dell’e-mail trasmessa a ENEA, che contiene anche il codice CPID per garantire che sia stata inviata la comunicazione.
Bonus facciate 2020-2021 in sintesi
Il bonus facciate 2020, anche nella sua versione aggiornata al 2021, vale soltanto per le superfici opache, quindi gli infissi non rientrano nel super bonus. Per strutture opache il decreto specifica che si tratta di facciate, ornamenti, fregi, balconi.
Quindi, tali lavori riguardano:
- intonacatura;
- verniciatura;
- rifacimento di balconi o ringhiere;
- recupero di marmi di facciata o decorazioni.
La detrazione è divisa in 10 anni e spetta sia a condomini sia alle facciate di una casa privata. Dunque, l’obiettivo evidente della norma è quello di migliorare l’aspetto delle città e, di conseguenza, anche la percezione che si ha di essa.
Una città abbellita e vivibile dona un maggiore senso di benessere e invoglia le persone a seguire comportamenti più virtuosi.
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